Le Coran. Autre lecture, autre traduction

Y. Seddik, Le Coran. Autre lecture, autre traduction, l’aube/Barzakh, Paris 2002

Nell’Introduzione a questo volume, l’autore, pur se molto brevemente, si interroga sulla questione delle traduzioni del Corano e sottolinea come esse, pur condotte da “eminenti sapienti islamologi” non siano state in grado di rendere la lettura del testo una lettura piacevole e come il Corano, pertanto, non venga annoverato tra i libri che non possono mancare in una biblioteca universale…

La questione della traduzione del Corano è troppo complessa per poterla affrontare in poche battute, resta il fatto che quelle in lingua italiana, a esempio, risentono tutte troppo, a nostro parere, delle attitudini personali del traduttore (peraltro fino a oggi sempre di sesso maschile) e molto poco si sono preoccupate di trasmettere l’intento del testo.

Seddik prova, a partire da queste considerazioni, a proporre una traduzione parziale del testo ritenendo che “la questione del Corano non sia più di sola pertinenza dell’ambito chiuso degli eruditi e delle nebulose dispute fra scuole” ma che la traduzione del Corano debba trasmettere al lettore, anche e forse soprattutto al lettore comune, il messaggio di una spiritualità che seduce, appassiona e mobilita “ma che domanda altrettanto con forza di farsi accogliere nel gesto sereno e magnifico del pensare”.

La traduzione proposta è condotta eliminando la scansione in sùra nel tentativo di rendere il testo un corpo unico. La scelta dei brani da porre in successione non è arbitraria, naturalmente. Seddik ha come scopo dichiarato quello di presentare in traduzione il cuore del testo, non con l’intento di fornire al lettore brani isolati e decontestualizzati, ma applicando il concetto di tafsìl, ossia leggere una parte del testo che abbia un suo filo conduttore ma che rientra in un contesto più ampio.

Da questa lettura – una lettura come sottolinea il traduttore “senza esegesi” – emerge chiaramente come la parola chiave del Corano sia rahma, contrariamente alle diverse interpretazioni cui siamo abituati.

Una risposta a “Le Coran. Autre lecture, autre traduction”

  1. un bel argomento ,però sè facciamo cosi non sarà una traduzione del testo,quindi non possiamo chiamrla (traduz.del corano)ma sara TAFSIR il corano”esegesi” che potrbbe essere molto piu facile per chi non sanno l’arabo . ma per fare questo bisogna leggere prima diversi TAFSIR per poter creare un’altro testo adeguato e piu facile.

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