Zoubeida Bechir (Tunisia)

نهاية تجريبة

عندما كنت أحبك …
لم أكن أعرف أن الحب وهم
وخيال ….
لم أقل يوماً أحبك …
غير أني كنت أحيا …
في ضلال ….

عندما كنت أقولْ ….
ينتهى العمر …
وحبي لا يزولْ ….
لم أكن أدرك ….
معنى ما أقول …

كنتَ أفراحي وأُنْسِي
كنتَ إشراقة شمسي …
يا لنفسي ! …..
كم تردت في حماقات عميقه ……..
ارتضاها القلب
مذ ضَلَّ طريقه …
غير أني اليوم
أدركت الحقيقه
مرت الأيام بالحب الهوينى …
واهتدينا ….
وطوى النسيان حبا …
كاد أن يقضي علينا ….

كم عبدتك …
وسهرت الليل بعدك …
وظننت القلب ملكاً ..
لك وحدك …
لا وحقّك …!

إننى أسخر من نفسي …
ومن أمسي القريب …
عندما كنت حبيبي …
عندما كنت أظن الحب حقا …
وخلوداً وجمال …
فإذا الحب خيالٌ ….,
في خيال ……

كنت لي نعم العزاء ……
عندما تجتاحني ريح الشقاء ….
ودوائي …..
كلما عَزَّ الدواء ….
وفؤادي …..
ظامئ الأشواق …..
مشبوب النداء …

Fine di un’esperienza

Quando ti amavo
non sapevo che l’amore è illusione
e immaginazione
non ho detto un giorno ti amo
ma ero viva
nell’inganno.

Quando dicevo
la mia vita è finita
ma il mio amore continua
non sapevo
il senso di ciò che dicevo.

Eri la mia felicità e il mio diletto
eri la luce del mio sole.
Oh anima mia
quanto ho vagato
nelle profondità della stupidità
ne era pago il cuore
da quando aveva perso la sua direzione.

Ma io oggi
riconosco la verità
sono passati i giorni dell’amore facile
ci siamo ravveduti
e l’oblio ha inghiottito l’amore
che stava per annientarci.

Quanto ti adoravo
vegliavo la notte dopo di te
credevo che il cuore fosse una proprietà
solo per te
anzi un tuo diritto.

Derido me stessa
e il mio passato recente
quando eri il mio amore
quando credevo che l’amore fosse realtà
eternità e bellezza.

Ma l’amore è illusione
pura illusione.
Eri la consolazione
quando mi distruggevano i venti dell’infelicità
eri la medicina
ogni qualvolta la cura mancava
eri lo spirito
che accendeva le mie passioni
il mio richiamo ardente.

 دموع الحنين

عندما تكشف العيون شجوني
وترى الحزن واضحا في يعيوني
وثراني كأنني حين أغفو
يرسم اليأس ظله في جبيني
لا تلمني فليس دمعي بكاء
بل حنينا وأنت تدري حنيني
أنت لو لك ما تحملت عمرا
حملته الايام عبء السنين
ولكم ادعي سكونا وصبرا
فإذا القلب ساخر من سكوني
لاسط شقوتي وآلام نفسي
وشكزكي وحيرتي وظنوني
يا حبيبي يضج بالشوق صبري
فأداري الهوى وأخفي أنيني
لهف نفسي آلام تبقى بعيدا
وآلام انتظار قلبي الحزين
غير أني وإن أكن في اصطباري
أحسب الحب لمحة من جنون
يهتف القلب بي دعي الصبر عنا
أنما الصبر هو عين الجنون

Lacrime di nostalgia

Quando gli occhi rivelano la mia pena
e vi vedi chiaramente la tristezza
e, come se fossi addormentata,
la sofferenza disegna la sua ombra sulla mia fronte
non mi rimproveri, perché le mie lacrime non sono pianto,
ma una nostalgia, e tu sei la mia.
Senza di te non sarei stata in grado di sopportare una vita
che i giorni hanno caricato del peso degli anni.
Fingo quiete e pazienza
ma il cuore deride la mia quiete
spiegando il mio malessere e la sofferenza della mia anima
i miei dubbi, la mia confusione e le mie preoccupazioni.
Amor mio, la mia pazienza si ribella
nascondendo passione e sofferenza
la mia anima ha inghiottito i dolori che resteranno lontani
e i dolori dell’attesa del mio triste cuore.
Ma anche quando sono quieta
considero l’amore un lampo di pazzia
il cuore mi invita a lasciare la calma
poiché essa è la pazzia in persona.

 

Zoubeida Bechir nasce nel 1938 in Tunisia. Dal 1958 al 1980 ha lavorato nel campo dei media svolgendo diverse mansioni, prima di dedicarsi esclusivamente all’attività letteraria. Le sue prime composizioni datano del 1956, quando si trasferì dal paese di origine a Tunisi, dove vinse il primo premio di Radio Tunis e contemporaneamente il primo premio di Radio Parigi. Ha pubblicato numerose poesie in riviste specializzate e due raccolte, Hanìn (Nostalgia), 1968 e Alà’ (Vantaggi), 2002. Recentemente scomparsa, a Zoubeida Bachir è dedicato un premio letterario per la creatività femminile. Le poesie qui tradotte sono tratte dal sito www.poetasdelmundo.com.