The Routledge Enciclopedia of Arabic Literature

J. Scott Meisami and P. Starkey, eds., The Routledge Enciclopedia of Arabic Literature, Routledge, London and New York 1998, 2010

857 pagine e 104 autori, un lavoro durato anni, a partire da una prima forma embrionale nel 1980, che ha visto la prima edizione nel 1998.

Secondo quanto affermato nell’Introduzione, lo scopo dell’Enciclopedia – che naturalmente non vuole porsi come opposta all’Enciclopedia dell’Islam o ad altre opere insostituibili – è quello di coprire in particolare il periodo della “transizione e il periodo moderno” (p. X) e i curatori sono “consapevoli delle inevitabili lacune presenti”.Il volume raccoglie dunque informazioni, con un occhio particolare allo stato dell’arte della ricerca contemporanea, su autori, opere, generi, termini chiave e più in generale temi legati alla letteratura araba con alcune digressioni peraltro interessanti. Gli autori e le voci relative al periodo di transizione sono catalogati secondo la šuhra, il nome con cui sono più noti, mentre gli autori del periodo moderno secondo il cognome.

Resta il fatto che, mentre il periodo classico e di transizione è ampiamente coperto e per alcune voci la lettura fornisce anche indicazioni non reperibili altrove, piuttosto carente è, a nostro parere, la parte dedicata al periodo moderno contemporaneo, soprattutto per quanto riguarda la produzione in lingua araba di paesi come l’Algeria, il Marocco, la Tunisia e la Libia.

A maggior ragione visto che la seconda edizione del volume data 2010 e che quindi qualche ritocco se non aggiunta avrebbe potuto essere fatto. Tanto per restare nell’ambito di quel che meglio conosciamo, la presenza dell’Algeria è a dir poco ridicola, sia per il numero di autori citati, sia per come le voci sono state compilate da Marcel Bois che, come sua abitudine, riduce tutta la letteratura algerina a letteratura di regime e inserisce diversi autori di lingua francese come soli rappresentativi.

L’aspetto che ci da da pensare, al di là del fatto che The Routledge Enciclopedia of Arabic Literature sia un ottimo volume di consultazione, è questa insistenza nel voler utilizzare la dizione “letteratura araba” per coprire la produzione di tutti i paesi arabi senza tuttavia riuscirvi nei fatti per motivi diversi.