La cucina dei califfi

A. R. Zara – M. Tiani, La cucina dei califfi. Le ricette delle Mille e una Notte, Il leone verde Edizioni, Torino 2002

È indubbio che le Mille e Una Notte siano un testo che si presta a innumerevoli letture, innumerevoli punti di vista per un’opera che non smette di affascinare l’Occidente e recentemente anche l’Oriente.

La cucina dei califfi ne presenta una fra le tante, quella del punto di vista del gusto, degli odori e dei sapori delle tavole imbandite che spesso accompagnano la narrazione di Shahrazàd.

La descrizione dei banchetti nelle storie delle Notti può essere un buon punto di partenza per una storia dell’alimentazione nel medioevo arabo se non altro dal punto di vista della presentazione dei cibi e del modo di proporli dal punto di vista estetico e olfattivo. Aspetto questo importante, che spesso nelle storie riaccende pensieri e sentimenti che si credevano sopiti saziando così lo stomaco ma anche il cuore.

È indubbio infatti che determinate pietanze e determinati sapori siano legati all’appartenenza di ognuno e che il gustarli lontano dai propri affetti o anche il solo vederli suscitino quel sentimento di nostalgia che la letteratura araba ha spesso descritto.

La cucina dei califfi non è un testo scientifico, ma una gradevole lettura che declina sapientemente le notizie legate al cibo nel contesto delle Notti con una serie di ricette tratte dalle descrizioni dell’opera. Il cibo, spesso motore del racconto – si pensi al ruolo che gioca ne Le avventure di Sindibad il marinaio dove agisce quasi come una droga: solo dopo l’assunzione della quale il narrare è possibile – trasforma a volte il quotidiano in un’esperienza indimenticabile e, in altre occasioni diventa il mezzo risolutore di una situazione.

Dopo un’introduzione né troppo breve né troppo lunga le ricette tratte dalle Notti vengono presentate in modo chiaro e perfettamente riproducibile suddivise in capitoli dal titolo accattivante che ci ricordano che anche leggere è nutrirsi.

(Per notizie più dettagliate sul cibo nella cultura araba potete leggere qui)