Se fossi (1928 ca.)
Se fossi un essere ottuso, annoiato e poco lungimirante
che sgambetta nell’ignoranza e va a zonzo per la sua aria
che apprezza i suoi benefici e la dolcezza della sua seta
sarei più felice che il saggio col suo spirito.
Se la mia coscienza mi chiama disdegno le sue grida
mi servo poco del pensiero per alleggerirne la noia
e non cerco di versare sangue puro della ninfa.
Non leggo mai un libro per tema di turbarne la magia
vedo in questo mondo un segreto nel quale è iscritto il suo annientamento
allora la mia tristezza svanisce ché non son altro che polvere di cui si burla.
Vi abito liberamente senza la gogna della pudicizia
questa è la mia parte di vita di cui apprezzo il divertimento.
Hammud Ramadan