Il controdiscorso

Ho appena terminato di ascoltare una bella intervista a Montserrat Ribas, una docente che si occupa di CDA, argomento di cui mi occupo da un po’.

Tra le altre cose parla del controdiscorso che crea, come ella stessa afferma, scomodità e che dev’essere accompagnato da azione sociale. La deministifcazione dei testi e dei discorsi dunque, ne deduco, dev’essere accompagnata da una riflessione critica su noi stessi come ricercatori, su quel che facciamo e su come comunichiamo i risultati del nostro pensiero. E sugli effetti che il nostro agire ha sull’oggetto che studiamo o di cui ci occupiamo.

Questo penso dopo aver letto questo articolo e i commenti che ne sono seguiti. Il controdiscorso è scomodo, ma va bene così.