Islam

M. Ruthven, Islam, Einaudi Tascabili, Torino 2007

Per chi desideri leggere per la prima volta qualcosa sull’Islàm in generale, questo libretto è l’ideale. Scritto nello stile molto piacevole tipico degli inglesi quando parlano di storia (e non solo) presenta alcuni “punti” in più rispetto alla marea di testi che offre il mercato italiano.

Intanto è stato scritto nel 2007 e quindi è recente, il che non è poco. Non che leggere i “classici” sull’argomento non vada fatto, intendiamoci, ma approcciare l’Islàm su un testo degli anni Ottanta, se può essere utile per certi aspetti è sicuramente poco utile per avere un’idea della situazione contemporanea. L’Islàm può essere e da alcuni è considerato immutabile – opinione peraltro molto discutibile – non così dovrebbe essere l’approccio che si ha.

In secondo luogo dedica un capitolo a “Donne e famiglia” il che, in un testo che si vuole introduttivo al tema Islàm non è poco, visto un altro recente volume che nell’introduzione dichiara di non occuparsene per motivi a noi oscuri che non staremo qui a discutere ma che di fatto escludono una bella fetta di popolazione dei paesi arabi – tanto le donne non contano no? – perpetuando così una lunga tradizione maschilista.

I cinque pilastri dell’Islàm vengono poi posti in Appendice. Finalmente un testo che non comincia con la solita elencazione ma che cerca di esporre più concetti che nozioni.

Il titolo originale del libro è Islam. A very short Introduction. Per natura amiamo la sintesi. E il libro di Ruthven riesce bene a coniugare sintesi e contenuto in modo chiaro presentando alcuni dei nodi importanti e costellando l’esposizione con alcuni box che riportano passi di testi di autori arabi e musulmani sugli argomenti esposti.

Islam fa parte di una collana che si vuole la traduzione di una serie della Oxford. Altro punto a favore. Oltre a testi scientifici (una volta o l’altra posterò qualcosa sul concetto di scientificità sul quale mi arrovello da anni) è possibile produrre libri ben fatti e senza note. Popper diceva: “Chi ha da dire qualcosa di nuovo e di importante ci tiene a farsi capire”.

Non so che fine abbia fatto questa “collana”. Nel cercare l’immagine per il post, l’ho trovata solo sul sito Einaudi, non sono riuscita a scaricarla, la copertina è già cambiata.

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