Da molto tempo desideravo aprire un blog, uno spazio dove poter commentare le mie letture senza nessuna censura. Sì, direi che il motivo primo dell’esistenza di letturearabe è il desiderio di superare la censura che circonda l’informazione sul mondo arabo e musulmano. Un mondo che seguo da diverso tempo e sul quale escono numerosi libri, che tuttavia spesso passano inosservati, perché pubblicati da editori minori.
L’obbiettivo di letturearabe, dunque, è quello di recensire i libri che ho letto nel corso degli anni e che leggo, senza nessuna pretesa di esprimere un parere definitivo, ovviamente, ma con la ferma volontà di volerlo esprimere.
Ovviamente sono graditi i commenti e anche i suggerimenti.
Puoi leggere il mio profilo qui.
“Senza nessuna censura”… Quando la censura non è necessariamente il divieto di pubblicazione, ma il confino alle solite nicchie da cui sembra non poter uscire. Sarebbe interessante sapere le ragioni per cui i grandi editori si ostinino a non incoraggiare i progetti di letteratura araba contemporanea, mentre offrono quotianamente al grande pubblico una montagna di ciarpame su arabi e islam. Non azzarderei a dire che siano solo ragioni di mercato. I libri tradotti, è vero, sono molti, ma perfino le novità sono difficili da trovare in libreria. Mi chiedono di chi siano le responsabilità di questa situazione e se ci siano scappatoie. Grazie e buon lavoro.
Uno dei motivi di questo blog è appunto portare alla luce una serie di autori e di libri che, per motivi diversi, restano sconosciuti o di nicchia. Le ragioni sono molte a mio parere, non escluso un certo monopolio del mercato in mano a pochi che scelgono e decidono per noi “cosa leggere” (nel titolo di una conferenza di un po’ di tempo fa) più che magari spiegare “come leggere”. Fino a che una casa editrice di un certo rilievo non deciderà di trattare gli autori arabi e quelli che scrivono sul mondo arabo come gli altri sarà difficile cambiare le cose.
La mia idea è recensire un libro al giorno per un anno e nasce perché sono stufa di vedere sempre i soliti titoli nelle bibliografie. Non so se ce la farò, dipenderà molto dai commenti come questo. In fondo un blog ha come scopo ultimo uno scambio con chi legge, altrimenti avrei potuto scrivere un libro…
Censura: in realtà non ne sono esente, nel senso che seleziono i libri che recensisco, ma come dico sempre, bisogna leggere tutto, assolutamente tutto.
Bel blog, ci sono finita per caso ma comincerò a seguirlo. Brava Jolanda!
grazie, chiunque tu sia!
Pensavo, a proposito della questione “pubblcità”, alla presenza degli scrittori arabi negli spazi letterari italiani: sarebbe un argomento su cui riflettere. Poca e misconosciuta per ora. L’anno scorso c’è stata la fiera a Torino (la quale tra l’altro mi ha fatto un’impressione per niente positiva e ha seriamente minato la mia fiducia nei festival letterari). Pensavo che sarebbe bello vedere qualche scrittore arabo presente anche a manifestazioni più piccole, magari in città dove la cultura fatica ad essere un valore collettivo (vedi: Varese, ad esempio). Anche qualche incontro di islamistica in più non sarebbe male. Mi rendo conto quanto sia importante non lasciare indietro la provincia: studio a Venezia e mi sembra per molti aspetti un’esperienza estraniante, ho sempre molte occasioni a portata di mano per saperne di più su questo e quello e in genere discuto con persone che non divergono troppo dalle mie vedute. Quando torno a casa (Varese) non riesco più a capacitarmi di come le cose (e le teste) marcino nel senso opposto, poi mi rammento che anch’io prima di cominciare gli studi di arabo avevo conoscenze pari a zero e se non l’avessi fatto probabilmente sarei rimasto a quel livello. E’ proprio necessario intraprendere una laurea per saperne qualcosa?
a torino sono stata due anni fa a presentare un autore algerino. troppa gente, troppi incontri, troppo lusso, hotel troppo, troppo tutto. capisco che piaccia bearsi in una camera d’hotel a 5 stelle super extra dove ti accolgono con dolci e piacevolezze in camera ma è veramente uno spreco (e si è strapagati, anche questo troppo). alla fine troppi incontri contemporaneamente e il pubblico che non sa cosa scegliere viene ovviamente dirottato sui più sponsorizzati. più che una fiera del libro un mercato. immagino in parte sia inevitabile, anche se si potrebbe limitarne l’espansione…
fra i tanti convegni dove vado nel mondo arabo ce n’è uno che frequento ormai da anni tutti gli anni al quale sono molto affezionata perché la sera il pubblico, studenti, giornalisti e non ma soprattutto studenti, viene nell’albergo dove sono i relatori e gli scrittori dopo cena e si chiacchiera a volte anche tutta la notte. è la parte migliore. perché se io – autore o studioso – non condivido il mio sapere senso ve n’è poco.
quel che voglio dire è che se si vuole portare la conoscenza del mondo arabo fuori – così come mi par di capire dal post – bisogna farlo e basta. la laurea non serve assolutamente a niente.
Non sapendo come contattarLa/ti approfitto di questo spazio.
Trovo che questo blog sia molto interessante ed anche necessario per cui ho pensato di inserire il suo link nel mio spazio virtuale (canaledisicilia.blogspot.com), tra le letture che consiglio. Spero la cosa non dispiaccia; qualora così non fosse basterà contattarmi e lo rimuoverò immediatamente. 🙂
Buon lavoro!
ovviamente non può che farmi piacere, un blog esiste per essere letto. grazie mille!
Ciao Jolanda, è la prima volta che passo dalle tue parti, ci sono arrivata tramite il derviscio che è un mio link amico, è davvero bello il tuo blog, complimenti, verrò a leggerti più spesso, ti aggiungo tra i link amici, a presto Daniela
Ciao, ho trovato per caso e con molta gioia questo blog, che leggerò senz’altro per iniziare a esplorare il mondo dei libri in lingua araba, per cui nutro un grande interesse ma di cui ancora non so molto (in particolare mi sto interessando molto alla Siria: se avessi qualcosa da consigliarmi…).
Fra l’altro, ho trovato l’intento del tuo blog molto simile al mio (che riguarda le letterature indiane): scrivere dei libri letti, al di là di quello che propongono gli editori e spesso cercando fra libri passati inosservati o non tradotti, dove a volte si annidano dei capolavori.
A presto!
Silvia
grazie. sì, direi che l’intento è quello, anche.
linko il tuo blog.
j
Grazie, ti ho linkato anche io.
ancora una volta voglio complimentarmi per come è condotto questo blog, veramente libero, contrariamente ad altri cui ho scritto commenti che non sono stati pubblicati in quanto, evidentemente, “fastidiosi”….
🙂
ma che bello!!!
grazie!!! 😀
niente male neanche il tuo; l’ho inserito nel mio blogroll
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Seguiamo il suo blog e condividiamo il suo impegno. Le segnaliamo altresi, il nostro libro “Non ho Piu’ Paura. Tunisi. Diario di Una rivoluzione” da poco uscito in Italia (ed Gremese), che sono sicuro che le piacera’. Scritto a varie mani con molti amici Tunisini sulle due sponde del mediterraneo, vuole ricostruire quei gloriosi 30 giorni che hanno acceso la Tunisia ….e oltre. Buona lettura e siamo curiosi di sapere cosa ne pensa
si, si l’ho già adocchiato, ma è introvabile in libreria e difficile da avere anche per librai attenti…
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Cara Dott.ssa Guardi,
la Redazione di ASRIE – Associazione di Studio, Ricerca e Internazionalizzazione in Eurasia ed Africa le scrive per complimentarsi del suo lavoro, ottimamente svolto, e per chiederle se fosse disponibile ad inserire tra i Siti Partner dell’associazione Letterature Arabe permettendo ad ASRIE di pubblicare alcuni suoi articoli indicandone ovviamente l’autore (Lei in questo caso), la fonte e rimandando all’articolo originale tramite un opportuno link.
In attesa di un suo cortese riscontro Le auguriamo un buon proseguimento.
Cordialmente
Redazione ASRIE
http://www.asrie.org
Certamente, e molte grazie per i complimenti, cosa rara.
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