Love and Sexuality in Modern Arabic Literature

R. Allen, H. Kilpatrick & E. de Moor, eds., Love and Sexuality in Modern Arabic Literature, Saqi Books, London 1995

Ho letto questo libro sei o sette anni fa, poi, per qualcosa che sto scrivendo in questi giorni, l’ho ripreso in mano. Devo dire che la prima impressione non è cambiata. Il volume, infatti, promette a mio parere quel che non mantiene.

Al di là della validità dei saggi – segnalo in particolare quello di Sabry Hafez “Women’s Narrative in Modern Arabic Literature: A Tipology” (pp. 154-174) l’unico che, per l’epoca, dica qualcosa di nuovo – il volume è interessante come repertorio di opere che al loro interno trattano più o meno esplicitamente del tema, senza tuttavia inquadrare la tematica in una cornice metodologica precisa.

Trattare di “sexuality”, infatti, a mio parere – lascio da parte “love” poiché non è ancora chiaro se esista dal punto di vista “scientifico” – presuppone l’utilizzo di strumenti adeguati che fanno riferimento a una vastissima letteratura e a studi precisi, cosa di cui, nel volume, non v’è traccia, visto che l’approccio è puramente letterario.

Nel saggio intitolato “Love and the Body in Modern Arabic Poetry” di A. E. Khairallah, a esempio, (pp. 210-223) del corpo in realtà non v’è traccia. Come afferma Judith Butler in Bodies that Matter, introducendo la sua ricerca “I began writing this book by trying to consider the materiality of the body only to find that the thought of materiality invariably moved me into other domains”. (p. 2)

Ovvero non è possibile parlare di corpo e sessualità anche in letteratura, senza tener conto del fatto che il corpo non è qualcosa di “naturale” ma che anch’esso è costruito a partire da un’ideologia (Bourdieu) e così la percezione che di esso abbiamo; percezione, aggiungo io, che si manifesta anche in letteratura.

Insomma nessuna traccia delle politiche del corpo e/o della sessualità, di cui la narrativa e la poesia sono senza dubbio uno specchio importante.

Una risposta a “Love and Sexuality in Modern Arabic Literature”

  1. Dire che il corpo non è qualcosa di naturale ma di culturalmente costruito mi sembra un po’ ellittico. Magari il discorso sul corpo è culturalmente costruito, anche in medicina a volte, ma il corpo in quanto tale?

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