Amal Bouchareb. L’odore. Buendia Books, 2019.
Amal Bouchareb è una giovane scrittrice algerina che con il suo romanzo noir Sakaràt Najma si è rivelata qualche anno fa come una delle promesse della scrittura in lingua araba. In italiano è da poco uscito questo racconto, L’odore, che mi è molto piaciuto ma di cui non dirò perché essendo un racconto breve finirei per raccontarlo e togliervi il piacere della lettura. Il racconto è stato premiato nel 2008 al FELIV di Algeri, il festival della letteratura e dei libri per ragazzi.
Il testo è una riscrittura in lingua italiana dell’autrice stessa ed è seguito da un breve commento di Bouchareb sull’esperienza della scrittura in lingua italiana a partire da un’originale arabo. Bouchareb racconta della sua esperienza di studi come traduttrice e dei professori che dicevano che ci si può dire traduttrice solo dopo aver svolto la traduzione di 1001 testi. Come a dire che traduttrici non ci si improvvisa, a maggior ragione quando si traduce se stessi. E infatti Bouchareb racconta di una sorta di senso di colpa nei confronti del proprio testo perché consapevole di non offrire a chi legge la versione “originale”. Ma forse anche la riscrittura è una versione originale, proprio come accade nelle 1001 notte testo del quale esistono innumerevoli versioni tutte originali.
La pubblicazione è una fiaschetta, così come chiamata dall’editore, Buendia Books, ovverosia un libricino in formato veramente tascabile (10×15 cm. circa) venduta al prezzo di 2,50 euro. Abbordabilissimo da chiunque, snello e molto carino da tenere in mano.