La littérature arabe médiévale

A. Hamori, La littérature arabe médievale, Sindbad/Actes Sud, Paris 2002

È bene sapere che questo testo è una traduzione dall’inglese, anzi per la precisione l’americano come riporta la copertina, edita nel 2002 di un originale uscito nel 1972. È bene saperlo perché essendo stato scritto quasi quarant’anni fa il modo in cui presenta la produzione letteraria araba medievale è ancor oggi degno di nota se paragonato alla più recente storia della letteratura araba classica edita in italiano.

L’autore si sofferma in modo particolare su due generi, la poesia, ovviamente, presentata innanzitutto secondo i diversi generi poetici narrati nella loro trasformazione dal periodo preislamico in primo luogo e, in seguito, dal punto di vista tecnico.

Questa seconda parte del volume ha come intento, secondo quanto affermato da Hamori stesso (p. 99) quello di dimostrare, contrariamente a ciò che affermando i “savants occidentaux” che la qasida ha una sua coerenza interna  grazie al’uso di tecniche retoriche e metodi di transizione e conclusione che ne fanno poesia a tutti gli effetti e che come tale vada considerata e non, come avviene per quanto scritto prima degli anni cinquanta del XX secolo “un fatras de vers brilliants”.

Il secondo tema cui Hamori dedica ampio spazio è quello della costruzione della narrazione in prosa. Anche in questo caso quello che vien messo in evidenza è la coerenza testuale.

Così facendo in primo luogo la prosa verrà considerata tale e non, come troppo spesso è accaduto, un modo di riprendere la realtà e in secondo luogo e come conseguenza i khabar, i kitàb e le risàla verranno considerati opere di prosa letteraria e sottoposti all’analisi propria della letteratura.

Ampio spazio trova anche la narrativa delle hikàya. In particolare, attraverso l’analisi di due storie delle Mille e Una Notte, Hamori sottolinea come nelle storie si delinei, nell’armonia strutturale, una sorta di omelia della narrazione che dimostra come esse siano costruite secondo una struttura precisa.