Hors-la-loi

Hors-la-loi di Rachid Bouchareb, Francia Algeria Belgio, 2010, 137 minuti, arabo e francese

Forse per la prima volta la lotta degli algerini per l’indipendenza viene proposta in una cornice diversa dal solito. Non si tratta infatti qui di un documentario o di un film che fa riferimento a fatti realmente accaduti con inserzione di spezzoni di documentario, ma di una vera e propria fiction.

Intendiamoci, il film fa riferimento a fatti realmente accaduti come il massacro di Setif, ma siamo di fronte a un vero e proprio film, molto curato nel dettaglio, dove per la prima volta lo spettatore è portato a identificarsi con i tre protagonisti. E proprio per questo, credo, l’uscita del film in Francia ha scatenato nuove polemiche, in un paese – ma non è l’unico – dove proprio si fatica a rielaborare una parte scomoda della propria storia.

Un film sicuramente da vedere, tanto più che è uscito anche nelle sale italiane, probabilmente perché alla produzione hanno parteicpato Canal+ France 2 e France 3.

Ho trovato interessante confrontare tre diverse locandine del film, quella dell’edizione originale francese, quella inglese e quella italiana.

In quella francese otre al titolo è scritto “tre fratelli, tre destini”, in quella inglese, “tre fratelli, un destino, la libertà a ogni costo”, in quella italiana nulla. Nella prima l’imagine dei tre fratelli riempie lo spazio, in quella inglese, la bandiera sullo sfondo è quella francese, in quella italiana è quella algerina.

La traduzione del titolo, poi, non finisce di piacermi. Ne ho discusso con Elisabetta, che si sta occupando del film per motivi di studio, ma non siamo giute a una vera e propria conclusione…

Come mi dice Elisabetta, la presenza dei trattini tra le parole Hors-la-loi nella versione originale è fondamentale (Hors la loi/Hors-la-loi):

HORS-LA-LOI, subst. masc. inv.
Individu qui se met ou que l’on met hors des lois à cause de ses agissements ou de ses forfaits. Il était toujours prêt à donner refuge aux hors-la-loi italiens dont le gouvernement suisse avait ordonné l’expulsion (MARTIN DU G., Thib., Été 14, 1936, p. 233). J’imaginais cet éclair droit et blanc, la lame; elle s’enfonçait comme dans du beurre et ressortait par le dos du hors-la-loi, qui s’écroulait sans perdre une goutte de sang (SARTRE, Mots, 1964, p. 59). V. aussi hospitalité D ex. GONCOURT. Prononc. et Orth. : init. asp. Au plur. des hors-la-loi. V. hors. Étymol. et Hist. 1832 subst. hors de la loi « situation de celui qui n’est plus protégé par la loi » (RAYMOND). Calque à l’aide dehors* et de loi*, de l’angl. out-law (d’où le fr. out-law*); cf. av. 1799 BEAUMARCHAIS,Mém., p. 327 ds BRUNOT t. 9, p. 874, note 2 : Sous l’Anc. Régime, on avait empr. le terme lat. de dr. angl. ex-lex (out-law). Je ne sais pas ce qu’on appelle en Angleterre ex-lex, hors la loi…; déjà en a. fr. ca 1283 : il est hors de la loi mondaine (v. hors A) et a. pic.mener aucun hors loy « traiter au mépris des règles du droit » fin XIIIe s. Livre Roisin, éd. R. Monier, 202. Fréq. abs. littér. : 17.
“Ciò non toglie che una certa ambiguità permanga (soprattutto pronunciando il titolo oralmente, laddove i trattini non si vedono!). Per questo, mi sembra che “Al di fuori della legge” sia una buona soluzione, che permette di mantenere l’ambiguità. Di sicuro, “Uomini senza legge” è la scelta meno appropriata e più vincolante nell’indirizzare lo sguardo dello spettatore”.

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