El islam anterior al Islam

A. Prado, El islam anterior al Islam, oozebap, Barcelona 2007

Abdennur Prado è presidente della Junta Islámica Catalana e direttore del Congreso Internacional de Feminismo Islámico. La quarta di copertina lo definisce “uno dei pensatori musulmani più originali della contemporaneità.

Questa così chiamata “originalità” (sic!) sta forse nel fatto che Abdennur Prado è – perlomeno fra quelli che ricoprono una carica pubblica – l’unico uomo femminista al mondo, il che non è poco. A parole e nei fatti.

Ma anche nella modalità di approccio all’Islàm: contrariamente ad altri testi sull’argomento, anziché acuire il divario tra islàm spirituale e islàm legalista o politico richiamandosi a quello spirituale come al “vero” islàm, egli propone una decostruzione dell’islàm legalista, dichiarandosi “musulmán a secas”.

Espressione che egli spiega come riferita a se stesso, un musulmano semplice e banale, né mistico, né sciita, né sunni. Da questo punto di vista Prado cerca di ricostruire la frattura considerandola persino illusoria e ristabilendo un equilibrio tra il zàhir e il bàtin, tra l’aspetto esteriore e quello interiore e invita i musulmani a collocarsi in un luogo spirituale anteriore a questa frattura. Da qui il titolo del libro.

Per Prado questo è il luogo da cui i musulmani possono recuperare il senso perduto delle proprie tradizioni religione e la šari‘a come una necessità interna per il proprio sviluppo vitale “umanistico” e non come un’imposizione esterna di una legge controllata da ulamà’ che egli stesso definisce “reazionari”.

Ciò detto il volume si costruisce attorno ad alcuni concetti centrali come fitna e ribà’, ma affronta anche argomenti sensibili come l’omosessualità nell’islàm. Proprio nel saggio dedicato a questo tema, che a noi sembra il primo scritto da un musulmano con questo tono, Prado affronta la questione in modo approfondito, documentato e diremmo, delicato arrivando ad ammettere il matrimonio fra omosessuali.

certamente il volume di Prado è frutto dei suoi studi rigorosi e del suo percorso personale ma anche di una società, quella della Spagna contemporanea, che su questo tema, come su altri, ha saputo dare risposte adeguate alla contemporaneità. Solo in tal modo, infatti, è possibile a nostro parere permette il dispiegarsi di posizioni simili. Ma in Italia siamo ancora molto lontani da tutto questo.

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